Rutigliano ci ha sorpreso per l’intensità con cui i cittadini vivono, tramandano e celebrano la tradizione del Fischietto in terracotta che coinvolge proprio tutti: dai più anziani ai più piccoli. Il fischietto è parte integrante della cultura di questa città, un’arte che ha origini antichissime.

Rutigliano e i fischietti una storia antichissima
Pensa che sul territorio di Rutigliano sono stati trovati oggetti d’argilla decorati risalenti addirittura a 8mila anni fa. Da sempre questo centro è stato punto di riferimento per la lavorazione di manufatti in ceramica ma l’origine dei fischietti è, in parte, legata ai bambini e ti spiego il perché.
Le botteghe dove si creavano utensili in terracotta erano frequentate dai bimbi. Tenerli a bada era faticoso (noi…lo sappiamo bene!) così, nelle pause dal lavoro, per intrattenerli venivano creati piccoli oggetti a forma di animali e, per renderli più divertenti, presto divennero anche sonori. Oggi i fischietti sono vere e proprie opere d’arte, un’arte che si tramanda di padre in figlio o da maestro figulo ad aspirante figulo.
Cos’è un figulo? È l’artigiano che modella i fischietti partendo da un anonimo blocco di argilla. Le loro botteghe sono diffuse per la città e si trovano soprattutto nel centro storico dove potrebbe capitarti di vederli all’opera. Uno spettacolo affascinante che sorprenderà i più piccoli.
Come nascono i fischietti?
Si parte dall’argilla che viene modellata con le mani. La sagoma viene lasciata ad essiccare e poi cotta alla stratosferica temperatura di circa 900 gradi. Si passa poi alla decorazione fatta con pazienza e precisione millimetrica. Per alcuni colori è necessaria anche una seconda cottura. Il passaggio successivo è la creazione del beccuccio e dei fori per trasformare la scultura in un fischietto. È la parte più delicata e complessa. A questa fase segue una nuova cottura.
I fischietti sono di misure e forme diverse: animali, piante, oggetti, personaggi grotteschi realizzati prendendo ispirazione dal mondo delle istituzioni, della politica, dello spettacolo.
Le sculture vanno dai pochi centimetri ad oltre 1 metro d’altezza!
Se sei a Rutigliano non puoi andar via senza almeno un fischietto, si ma…quale scegliere?
Qual è il fischietto simbolo di Rutigliano?

Il fischietto che più di tutti rappresenta la città è il Gallo, simbolo di prosperità e fertilità. nonché anche il fischietto più antico ritrovato e risalente al XIV secolo. Che si tratti del gallo o di qualsiasi altra forma, il fischietto è anche un ottimo souvenir da regalare perché è un dono di buon auspicio. Gli stessi rutiglianesi legano molti momenti importanti della loro vita ai fischietti.
Rutigliano e le tradizioni legate ai fischietti

Parlare con i figuli mi ha permesso di scoprire tantissime tradizioni legate ai fischietti. Sono sicura lasceranno a bocca aperta anche te!
Prima tradizione: a Rutigliano se un matrimonio funzionerà o meno dipende dal fischietto! In occasione del matrimonio lo sposo regala alla sposa un fischietto. La sposa deve soffiarvi dentro davanti agli invitati. Se il fischietto fischia, la vita insieme sarà florida e duratura. Se il fischietto non emetterà suoni o fischierà male, il matrimonio potrebbe non essere felice.
Seconda tradizione: ogni anno il 17 gennaio, festa del Santo Patrono Sant’Antonio Abate, l’uomo regala alla propria amata un fischietto come segno di amore e di fedeltà. Il fischietto deve essere rigorosamente suonato. Se non dovesse fischiare… meglio non essere nei panni dell’amato.
Terza tradizione: la Fiera del fischietto in Terracotta. Si svolge in occasione del Santo Patrono il 17 gennaio. Per le strade del centro storico le botteghe dei figuli espongono le loro opere e sono pronti a raccontare la loro arte. Nel 2021 e 2022 la fiera del Fischietto in terracotta si è tenuta a giugno per via delle restrizioni legate al covid. Uno spostamento temporaneo che però ha ottenuto ampio successo. Per questo, anche per il 2023 e chissà per gli anni a venire, la Fiera sarà proposta anche in estate. Ti consiglio di appuntarlo in agenda per ricordarti di controllare le date scelte dagli organizzatori.
Quarta tradizione: il Concorso Nazionale del Fischietto in Terracotta. Si svolge sempre in occasione della festa del Santo Patrono. Partecipano maestri figuli rutiglianesi e da tutta Italia. Il Concorso si svolge dal 1989. Un giuria di esperti seleziona i fischietti e assegna tre premi: il “Premio Giovane” assegnato ad un figulo tra i 18 e i 30 anni, il “Premio Satira” e il “Premio Miglior Fischio”. I fischietti vincitori di ciascun premio sono custoditi, e quindi visibili a tutti, nel Museo del Fischietto in Terracotta “Domenico Divella”.
Il Museo Civico del Fischietto in Terracotta “Domenico Divella”

Si trova nell’ex Convento di San Domenico in via Leopoldo Tarantini, 28. Nasce per dare spazio proprio ai fischietti vincitori dei Concorsi dal 1989 ad oggi. All’interno sono custoditi oltre 700 opere tra cui il fischietto più antico rinvenuto a Rutigliano, i fischietti premiati, quelli realizzati da artisti nazionali e manufatti creati dai ragazzi delle scuole dove si tengono laboratori per avvicinare i più giovani all’arte figula. È senza dubbio la tappa che non può mancare se decidi di visitare Rutigliano. Si può visitare su prenotazione chiamando l’info point (tel. 080/4767306 o scrivendo una mail a info@museodelfischietto.it )

E…un museo a cielo aperto dedicato ai fischietti: Galloforie

I fischietti a Rutigliano sono proprio ovunque! Anche per le vie del centro storico grazie al progetto Galloforie, una mostra permanente di ben 14 fischietti realizzati dai figuli della città. Sono opere che vanno dagli 80 cm di altezza fino al metro e mezzo. Sul sito galloforie è disponibile una mappa per orientarsi meglio. Nei pressi di ogni opera è disponibile un QRcode che fornirà tutte le spiegazioni sull’opera e sull’artista che l’ha realizzata.
Noi abbiamo visitato la mostra sia da soli che con il supporto di una guida e, vi confesso, non c’è paragone! Meglio visitarlo con una guida. Girando da soli molte opere ci sono sfuggite e, soprattutto, non ne abbiamo compreso appieno il significato.
Grazie alla guida abbiamo scoperto che il progetto è nato per riqualificare e nobilitare angoli del centro storico degradati che oggi sono punti di ritrovo e meta di turisti.
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Le opere sono tutte molto creative e realizzate in base al luogo che le avrebbe ospitate. La nostra preferita in assoluto è “Area videosorvegliata”. È stata realizzata da Francesco Laforgia che ha pensato di realizzare un’anziana signora con in mano un cellulare pronta ad immortalare eventuali passi falsi dei visitatori. Ovviamente anche quest’opera è un fischietto…testato!

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