Modellare l’argilla, sentire che prende forma tra le mani è una sensazione davvero unica! Una di quelle esperienze da fare anche solo per comprendere la bravura dei maestri ceramisti che popolano la città di Grottaglie e che ho scoperto grazie al tour del network di aziende “Salento delle Murge”. Sono stati molto carini ad accogliere tutta la nostra famiglia durante il press tour che hanno organizzato per far conoscere questa nuova realtà.

Cos’è Salento delle Murge?
È stata una novità anche per me. Le Murge del Salento è il nome dato dai geografi per identificare un territorio specifico: quello compreso tra le murge salentine e quelle tarantine. Oggi Salento delle Murge è il nome che hanno deciso di darsi una rete di imprese, piccolissime aziende, che intendono far conoscere le caratteristiche di questa parte della Puglia ancora poco conosciuta e apprezzata sotto l’aspetto turistico.
La rete ha ideato una serie di percorsi esperienziali adatti anche per le famiglie. In una bellissima giornata di febbraio che sapeva di primavera ne abbiamo provati tre, tra questi il percorso “Ceramiche Incantate” a Grottaglie che abbiamo provato nel corso di un press tour a cui siamo stati invitati e a cui abbiamo partecipato con grande curiosità.


Ceramiche incantate: tour esperienziale con laboratorio pratico
Se pensi a Grottaglie, pensi alla ceramiche. Un’arte che vive nelle botteghe, nei vicoli, sui balconi, nelle case…insomma ovunque.
Per apprezzarla pienamente non c’è niente di meglio che sporcarsi le mani! Il laboratorio dura circa un’ora e mezza (taglia perfetta per i bambini) pensato per scoprire il mondo della ceramica e cimentarsi con quest’arte che, credetemi, è tutt’altro che semplice.
Si svolge nella bottega Terra Incantata proprio nel cuore del famoso Quartiere delle Ceramiche in via Crispi a pochi passi da un ampio parcheggio (dettaglio non scontato).

Laboratorio di ceramica nella bottega “Terra Incantata” di Grottaglie
Ad accoglierci i fratelli Donatello e Giovanni Spagnulo, artigiani ceramisti di seconda generazione che ci accolgono con un sorriso e l’entusiasmo tipico di chi non vede l’ora di raccontarsi e condividere storie ed aneddoti.
Ed è proprio così. Giovanni si siede al tornio e ci parla di come abbia imparato a modellare l’argilla, di come si sia evoluto il tornio negli anni da quello a pedali a quello elettrico, della loro volontà di valorizzare i simboli della tradizione come le “Cape di ferro” le caratteristiche fontanelle d’acqua, l’antico sistema di distribuzione idrica in Puglia o gli ulivi secolari. Quest’ultimi mi hanno particolarmente stupito per la ricchezza di dettagli sia nella forma che nella decorazione.
E mentre Giovanni racconta, modella. Prima una brocca, poi una coppetta, poi un pomo. Lo fa sembrare semplicissimo e quasi magico. Elena ne rimane incantata!


Mani nell’argilla!
Finalmente è il mio turno. Mani nell’argilla! È fredda e dura. Sembra impossibile modellarla. Eppure Giovanni l’ha fatto sotto i nostri occhi. Dopo aver preso dimestichezza con il pedale comincio a sentire la creta prendere forma tra le dita e… non è affatto semplice. Gli ulivi che troneggiano sulle mensole mi sembrano ancora più incredibili. Grazie ai consigli di Giovanni realizzo la mia coppetta smerigliata da portarmi a casa. È stata un’esperienza meravigliosa. Consigliato anche come anti stress. I bambini lo possono fare? Elena, sei anni, è troppo piccola per provarci ma Alessandro (11 anni) avrebbe potuto provarci. Pur non avendo provato in prima persona, i bambini si sono divertiti a guardarmi (e prendermi in giro) e felici di portare a casa un souvenir così personalizzato.

Alla scoperta di Grottaglie
Dopo il laboratorio il tour prevede la visita al Quartiere delle Ceramiche. Un museo a cielo aperto. Opere in ceramica decorano le facciate delle case e delle botteghe. Murales di cartoni animati storici danno carattere a muri bianchi e ad angoli nascosti.


Da non perdere, in via Crispi a pochi passi dal Museo della Ceramica, l’insieme delle raffigurazioni di tutti i galli realizzati dai maestri ceramisti della città. Ebbene sì! Ogni ceramista rappresenta il tipico galletto che ritroviamo sugli iconici piatti e stoviglie grottagliesi in un modo diverso. Nessuno è uguale all’altro e tutti sono bellissimi.
Confesso… non avevo mai fatto caso a questa differenza!

Il tour proposto da Salento delle Murge prevede anche il pranzo presso un ristorante tipico del posto.
Noi, in occasione del press tour, abbiamo pranzato presso la Trattoria La Luna nel Pozzo, un localino proprio all’ingresso del centro storico.
Entrando si percepisce subito l’importanza riservata ai vini pugliesi e ai prodotti locali protagonisti non solo della cucina ma anche dell’arredo.
Se decidete di fermarvi in questa trattoria allora ricordatevi di prendere il caffè! Il proprietario Manolo lo prepara con la caratteristica caffettiera napoletana raccontandovi i passaggi e la storia di questo pezzo storico della tradizione italiana.


Nel tour non è prevista la visita al Museo ma ve la consiglio vivamente!
Museo della Ceramica di Grottaglie
Il Museo della Ceramica è ospitato all’interno del bellissimo Castello Episcopio arroccato sul punto più alto del centro storico e risalente al XIV secolo.
Nell’ala sud-orientale del castello si trova il Museo che illustra e custodisce opere e manufatti che racchiudono davvero tutta la storia di quest’arte: dall’età antica fino ai manufatti più moderni e direi…futuristici.
Il museo è suddiviso in tre sezioni.
La prima è dedicata ai presepi. In quest’area sono conservati quelli che hanno vinto la Mostra – Concorso che, da 43 anni, si tiene nel periodo natalizio e a cui partecipano artisti locali e nazionali.


La seconda sezione è dedicata alla storia della ceramica. Dai primi reperti archeologici all’evoluzione nel corso dei secoli. Un viaggio che vi consiglio di fare con il supporto delle guide dell’infopoint turistico.


La terza sezione è dedicata alla ceramica contemporanea. Qui l’estro e le tecniche utilizzate sono le più diverse e le opere estremamente creative.

Il Museo è accessibile anche con i passeggini. Da tenere presente la presenza di qualche scalino. Molte opere sono disposte nelle teche. Alcune, davvero molto grandi, sono installate liberamente. In questo caso converrà stare attenti affinché i bambini non superino i separatori.
Questo è solo uno dei tour che la Rete “Salento delle Murge” ha ideato per far conoscere in maniera strutturata e organizzata un territorio decisamente ancora poco conosciuto.
Se siete stanche delle solite mete note, sicuramente troverete proposte diverse dal solito. Noi ne abbiamo fatte altre due di cui vi parlerò presto e che mi hanno davvero stupito!
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