Rutigliano è un borgo della provincia di Bari assolutamente da visitare con i bambini. Città dell’uva e del fischietto in terracotta, si trova a pochi chilometri dal capoluogo pugliese e dalla costa.

Rutigliano: la città dell’uva e c’è un perché…
Rutigliano è famosa per la produzione di uva. Diverse le varietà prodotte ma tutte contraddistinte da due particolarità: il profumo e la dolcezza. La prossima volta che avrai tra le mani un grappolo, facci caso… l’uva non profuma, quella di Rutigliano invece sì!
Lo si deve al particolare terreno che circonda la città e su cui sorgono chilometri di vigneti. Si tratta di un terreno dal colore insolito, rossiccio. Tonalità dovuta alla presenza di minerali che conferiscono agli acini un profumo intenso ed una particolare dolcezza.
CURIOSITÀ: Lo sapevi che il nome Rutigliano deriva dal latino rutilius “rossiccio”, proprio per via del colore della terra.
Sagra dell’Uva di Rutigliano, evento da non perdere
Tra gli eventi da non perdere in Puglia ti consiglio la Sagra dell’Uva di Rutigliano. In genere dura tre giorni ed è un evento ricco di appuntamenti: visite guidate, apertura di siti culturali non sempre visitabili e degustazione delle diverse tipologie di uva prodotta sul territorio rutiglianese.

Tra le diverse qualità la mia preferita è senza dubbio l’uva Italia senza semi. Si riconosce dagli acini grossi e rotondi di colore giallo chiaro, molto croccanti, profumatissimi e dalla dolcezza inaspettata. Si tratta di una varietà top quality difficile da trovare anche nei nostri mercati e supermercati perché richiestissima all’estero.
La sagra dell’uva è un’ottima occasione per assaggiarla.
La festa si conclude con il Concorso del Grappolo Gigante. I produttori gareggiano ognuno con il proprio grappolo di maggiori dimensioni che viene pesato in una cerimonia ad hoc per decretarne il vincitore.
Il record è stato raggiunto qualche anno fa da un grappolo di ben 9 kg!
Rutigliano non è solo la Città dell’Uva ma è anche città d’Arte titolo assegnato nel 2010 per i numerosi siti archeologici che insistono sul territorio (ma che ancora non ho visto) e per la tradizione legata al Fischietto in Terracotta, manufatti colorati e dalle forme più diverse. I bambini ne vanno matti.
Cosa vedere a Rutigliano con i bambini
La Torre Normanno Sveva
Monumento simbolo della città è stata restaurata nel 2004 a seguito di un accordo tra i proprietari, la famiglia Antonelli, e il comune di Rutigliano. È l’unica torre superstite di quattro. Alta 34 metri, costruita in candida pietra calcarea, nei secoli è stata: una fortezza militare, un luogo di culto e un carcere. Dall’alto la vista è pazzesca e rende bene l’idea della quantità di vigneti che circondano la città e che si estendono a perdita d’occhio. Non è sempre visitabile, quindi vi consiglio di chiedere informazioni alla Pro Loco di Rutigliano.
Per i bimbi più piccoli attenzione alle scale, sono abbastanza ripide. Il sito non è accessibile con i passeggini.



Museo Civico Archeologico di Rutigliano
Il Museo Archeologico conserva reperti che vanno dal Neolitico all’ alto medievale raccogliendo la lunga storia della ceramica della città. É aperto tutti i giorni, tranne il lunedì. É possibile prenotare una visita guidata dei volontari contattando sempre la Pro Loco, un valore aggiunto per consentire ai bambini di comprendere meglio la storia dei resti custoditi nel museo.

Museo a cielo aperto: Galloforie di Rutigliano
Un museo sempre aperto da scoprire con il naso all’insù. Quattordici i fischietti creati dai maestri figuli di Rutigliano che impreziosiscono le strade del centro storico e che sarà davvero divertente cercare. Se vuoi saperne di più del Museo Galloforie clicca qui


Museo del Fischietto in terracotta “Domenico Divella”
All’interno del Museo oltre 700 fischietti di forme e dimensioni diverse tra cui tutti i fischietti vincitori del Concorso Nazionale del Fischietto che si svolge ogni anno a gennaio proprio a Rutigliano. Un museo che consiglio assolutamente di visitare con i bambini. Se vuoi saperne di più della tradizione del Fischietto in terracotta e del Museo del Fischietto clicca qui


